Mastoplastica riduttiva

 

Mastoplastica riduttiva

L’intervento di riduzione del volume del seno, ottenuto mediante la mastoplastica riduttiva, è un intervento di chirurgia plastica ed estetica che consente di ridurre le dimensioni di un seno troppo voluminoso e cadente o di correggere un’asimmetria mammaria.

La presenza di un seno molto grande e cadente può dipendere da fattori genetici, dalla recettività ormonale del tessuto mammario o dall’eccessivo aumento di peso. Le ipertrofie mammarie sono classificabili secondo Regnault e Hetter, Canada, in tre diversi gradi a seconda del volume del seno da asportare o in base al grado di rilassamento della mammella e alla posizione del complesso areola-capezzolo rispetto al solco sottomammario.
Quando il volume del seno da rimuovere supera gli 800 cc. si parla di gigantomastia, un’ipertrofia mammaria di notevoli dimensioni associata, generalmente, ad alterazioni patologiche della ghiandola e dei tessuti di sostegno. Il trattamento chirurgico della ipertrofia mammaria consiste nell’escissione del tessuto mammario in esubero, nella plicatura della ghiandola con fissaggio in una posizione più alta e nella ricollocazione del complesso areola-capezzolo in una posizione superiore.

La mastoplastica riduttiva è un intervento relativamente complesso che dà generalmente ottimi risultati, a condizione però che venga eseguito da uno specialista in chirurgia plastica, esperto nel rimodellamento del seno, all’interno di strutture debitamente attrezzate e autorizzate


Quando è consigliata:

La mastoplastica riduttiva è indicata per le donne il cui seno, essendo troppo voluminoso, può provocare disturbi quali:

  • Dolore alla schiena, soprattutto alla regione cervicale e lombare.
  • Dolore alla regione mammaria.
  • Problemi di respirazione.
  • Ulcerazione nella piega sottomammaria e in corrispondenza delle spalline del reggiseno.
  • Problemi psicologici e sociali che possono condizionare la donna nella vita quotidiana e/o nell’attività sportiva e sessuale.