E se per raggiungere la piena libertà, prima di tutto dovessimo liberarci da noi stesse?
Dovremmo riuscire a scrollarci quell’ossessione di ottenere consensi, che poi si trasforma in bisogno spasmodico di sedurre: quello stato d’animo al femminile che spinge noi donne a porre l’aspetto fisico al primo posto.
A far girare il business della chirurgia estetica sono ancora principalmente le donne, conferma il chirurgo plastico Maurizio Marchetti. Con buona pace della tanto sbandierata parità.
Tingersi gli occhi: è l’ultima frontiera del ritocco, partita dall’Oriente e arrivata anche in Italia attraverso gli Stati Uniti. Le più ambite sono le iridi chiare, che appartengono a una minoranza della popolazione. A farne richiesta soprattutto donne tra i 30 e i 35 anni che hanno già incontrato il ‘bisturi estetico’ in passato.
Ci si può esporre al sole dopo un intervento di chirurgia oculoplastica? Il dott. Graziani risponde a questa e a molte altre domande sull’abbronzatura post-intervento.
Il nodo della questione riguarda la dannosità dei raggi solari sulla pelle. Come sappiamo, infatti, i raggi UV possono causare danni anche irreparabili alla regione perioculare, che vanno dall’invecchiamento precoce dello sguardo alla formazione di tumori palpebrali. Anche in situazioni normali, quindi, è importante proteggere la regione oculare in particolare e il viso in generale dal sole.
ROMA – Nel 2013 sono state praticate nel mondo oltre 23 milioni di operazioni di chirurgia estetica. Stati Uniti e Brasile ai primi posti, seguono Messico, Germania e Spagna. L’Italia è al settimo posto della Top 10 dei Paesi e degli interventi più praticati al mondo. Lo attesta il nuovo studio della International society of aesthetic plastic surgery (ISAPS), presentato a New York.